OBBLIGO GREEN PASS A LAVORO DAL 15.10.2021 AL 31.12.2021. RESTRIZIONI E LIMITAZIONI, TESTO COMPLETO.

OBBLIGO GREEN PASS A LAVORO DAL 15.10.2021 AL 31.12.2021. RESTRIZIONI E LIMITAZIONI, TESTO COMPLETO.

SE UNA PERSONA NON SI REGOLARIZZA VERRÀ SOSPESA SENZA STIPENDIO SIA LAVORATORE PUBBLICO E PRIVATO.

Il nuovo decreto, firmato approvato oggi dal Consiglio dei Ministri ha esteso l’obbligo vaccinale per altri 23 milioni di italiani, la certificazione verde ora è obbligatoria per lavoratori della Pubblica amministrazione, delle aziende private grandi e piccole, autonomi come i tassisti, baby sitter, colf, badanti. Anche i professionisti, dal 15 ottobre, dovranno avere il passaporto vaccinale. L’imposizione si applica pure «a tutti i soggetti che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato presso le amministrazioni», anche sulla base di contratti esterni.

Il green pass si ottiene quando sono passati 14 giorni dopo la prima dose di vaccino (naturalmentealla fine del ciclo vaccinale). Oppure, sottoponendosi a un tampone molecolare (validità della certificazione 72 ore), o antigenico (validità 48 ore).

l’articolo 5 del nuovo decreto definisce la durata della certificazione verde in caso di contagio. Se il lavoratore contrae il Virus dopo la seconda dose di vaccino, vale come terza dose: in questo caso il green pass è valido dodici mesi. Se ci si ammala di Covid «oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino» è rilasciato il green pass e «ha validità di dodici mesi a decorrere dall’avvenuta guarigione». Ma questa fattispecie non vale se, tra la prima dose e la malattia, non sono passate due settimane.

Per quanto esposto oltre la sospensione dal lavoro, vi sono sanzioni da 400 a 1500 euro sia per i dipendenti che per i datori di lavoro che non vigilano sull’ordinanza emanata. A breve ulteriori aggiornamenti.