Operazione Trasparenza: riscossione tributi (IMU, TARI), quello che c’è da sapere…

Il Comune di Avola, nell’ultimo bilancio consuntivo 2020 APPROVATO, ha riportato nella sezione Residui attivi, una cifra impressionante pari a € 77.229.015,08 (corrispondente a somme messe a bilancio in Entrata e non riscossi e presumibilmente riferite a tributi locali).

Ma l’amministrazione Comunale che provvedimenti ha adottato?

Andiamo in ordine:

Con Delibera di Giunta n. 126 in data 25/5/2018 propone di procedere alla sperimentazione del servizio di riscossione coattiva, a mezzo ingiunzione di pagamento delle entrate non riscosse ( IMU e TARI), con un servizio di supporto in quanto la riscossione per il tramite Riscossione Sicilia spa, non aveva prodotto gli effetti desiderati.

Con Determina n. 1 in data 14/ 1/2019 l’amministrazione indice procedura negoziata determinando la spesa in € 301.340.00.

Con determina n. 74 in data 2/ 5/2019, rispettando il verbale della Commissione che ha esaminato le offerte, ha affidato il servizio “sperimentale” per la durata di anni 3, per un importo pari a € 253.912,26 (iva inclusa) con un ribasso pari al 21,36%, per l’anno 2019 l’importo della spesa ammontava a € 84.637,42.

Con determina n. 2 in data 17/ 6/2019 l’amministrazione assumeva impegno di spesa per € 109.000,00 per l’espletamento del servizio affidato.

DOMANDA: ma può essere assunto impegno di spesa dopo aver eseguito l’affidamento? Quale norma lo prevede?

Con determina n. 11 in data 14/ 5/2020 l’amministrazione provvedeva al pagamento fattura emessa dalla Società, per un importo di € 15.001,25 per spese postali inerenti all’invio di n. 1.580 ingiunzioni di pagamento.

Con determina n. 13 in data 26/ 5/2020 altro pagamento di fattura per un importo pari a € 29.870,14 per stampa, imbustamento e invio di n. 2.531 ingiunzioni di pagamento.

Con determina n. 14 in data 26/ 5/2020 altra liquidazione per   € 15.652,11 per stampa, imbustamento ed emissione invio di n. 1.580 ingiunzioni di pagamento.

Ovviamente i dati riportati nei provvedimenti di liquidazione sono riferiti, presumibilmente, all’anno 2019.

Ma non finisce qui……

Con verbale in data 6/ 5/2021 redatto dalla 2^ commissione consiliare, che si invita a leggere, viene dichiarato che il servizio ha contribuito, in modo palese,  al miglioramento della riscossione passando da € 4.000,00 (precedenti)  a € 25.000,00 (attuali)  ma dai numeri profferti , spese per il servizio e introiti, non vi è  stato nessun vantaggio visto che la mancata riscossione ammonta a milioni di euro, ma quale vantaggio ha prodotto?

Mah… nella stesura del verbale su apposita domanda, il responsabile del servizio dichiarava che non si era provveduto ad azioni esecutive in quanto gli utenti morosi avevano presentato ricorso contestando l’ingiunzione al pagamento.

Ma allora come si spiega l’affidamento del servizio legale per far fronte a dette ingiunzioni se le stesse non potevano essere inoltrate?

Per l’occasione ricordiamo che è stato affidato incarico a € 30.240,00 per l’anno 2020 (determina n. 1 del 14/1/2020) e rinnovato tacitamente dal 6/3/2021 fino al 31 marzo 2022 di pari importo (determina n. 44 in data 23/ 11/2021).

E per finire in scioltezza, con (Determina n. 49 in data 2/ 12/2021) si affida ad altra società il servizio di imbustamento, postalizzazione, rendicontazione esiti di notifica Avvisi accertamenti esecutivi per IMU e TARI e IDRICO 2019 e precedenti, per compensare un credito dell’amministrazione.

Ma per lo stesso il servizio a quante società è stato affidato l’incarico, visto che la società che si era aggiudicata la gara era previsto un affidamento triennale?

Si rimane sempre in attesa che l’amministrazione dei “competenti” possa dare risposte adeguate.